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I disturbi d’ansia sono la patologia psichiatrica più diffusa tra la popolazione mondiale. Attualmente solo in Italia oltre 2,5 milioni di persone adulte ne sono affette ogni anno, e oltre 8,5 milioni di persone ne soffrono o ne hanno sofferto nel corso della loro vita.

Ansia, paura, agitazione e panico non sono né sinonimi, né differenti intensità del medesimo fenomeno bensì sono elementi del vissuto emotivo individuale qualitativamente differenti tra di loro e proprio per questo necessitano di un intervento che non può e non dovrebbe essere standardizzato ma diretto alla persona specifica nella sua unicità, nel suo contesto e nelle sue peculiari caratteristiche. 

L’ansia è un tipo di emozione provata indubbiamente da tutte le persone durante la vita. L’ansioso vive un’esperienza di carattere cognitivo ed emotivo: il pericolo imminente e la reazione di allarme, con l’aumento di adrenalina, serve in natura affinché si possa affrontare il pericolo stesso o scappare da questo. In quest’ottica l’ansia è un’emozione adattiva che ci permette di scegliere cosa fare, di superare momenti difficili, di gestire un forte stress o situazioni impreviste. 

Dietro ogni ansia si nasconde spesso la fantasia della “cosa peggiore” che può capitare, si può affermare che sempre, dietro ogni ansia, si nasconde una storia unica e specifiche dinamiche familiari, dialoghi interni e decisioni che vale la pena scoprire per dare un senso ai vissuti della persona. Proprio per questo la psicoterapia analitico transazionale risulta essere il trattamento cardine per la cura dei disturbi d’ansia.

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